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NATALINO BALASSO veste i panni dell’antieroe senza scrupoli con Toni Sartana e le streghe di Bagdad

Humor al vetriolo e comicità irresistibile, Natalino Balasso torna a Udine per l’ultimo imperdibile appuntamento dedicato ai grandi nomi del teatro comico italiano di Contatto Comico, parte integrante della Stagione Teatro Contatto 35 del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.

Dopo aver conquistato migliaia di spettatori con le sue prime “nefaste” peripezie, Toni Sartana, l’anti-eroe corrosivo nato dalla fantasia del noto attore, comico e autore veneto, torna ad abitare i palcoscenici italiani. Toni Sartana e le streghe di Bagdàd è la seconda commedia de LA CATIVÌSSIMA, la trilogia dedicata al malvagio e divertente pistolero western anni sessanta, in scena domenica 26 marzo ore 21 al Teatro Giovanni da Udine.

Se il primo capitolo guardava alla politica, con Toni Sartana e le streghe di Bagdàd, Natalino Balasso sposta la sua lente deformante sull’economia.

Una drammaturgia originale, perfettamente autonoma e distinta dall’episodio precedente, per raccontare da un diverso punto di vista l’inarrestabile decadimento di una società tragicamente comica. Un Macbeth in Iraq, fra contractor, streghe, speculazioni, debiti e spogliarelliste. Natalino Balasso ci porta nella terra dei Magnaschei, ci recluta per la vera guerra di religione, la guerra del dio denaro.

Utilizzando la lingua italiana con venature territoriali Balasso, in scena nei panni del protagonista, ritrova l’affiatato gruppo di talentuosi attori del primo episodio, con l’innesto di nuovi, bravissimi attori come Francesca Botti, Marta Dalla Via, Denis Fasolo e Beatrice Niero e l’attore friulano Andrea Collavino.

Nuove avventure surreali e fuori dagli schemi si intrecciano in Toni Sartana e le streghe di Bagdàd, senza mezzi termini né remore morali, che coinvolgono alcuni personaggi chiave già presenti nel primo capitolo, come la moglie Lea e l’amico di famiglia Ettore Bordin, sempre alle prese con scandali e sotterfugi, pronti a giocarsi il tutto per tutto pur di raggiungere i vertici della piramide economica.

Debuttano in scena nuove esilaranti maschere contemporanee, espressione di un mondo sempre più senza regole. A partire dalle tre streghe del titolo, le cui profezie, come nel “Macbeth” di Shakespeare, sono il motore propulsore di un intreccio che si dipana tra ribaltamenti di situazioni e continui colpi di scena. E dal momento che nulla può fermare la fame di successo del protagonista, Sartana avanzerà verso mete sempre più sconsiderate, fino al rovinoso finale che lo vedrà travolto dal nemico numero uno: il Debito.

“Credo che questa seconda Cativìssima – racconta Natalino Balasso – cominci a disvelare il racconto globale di questa trilogia, siamo sulle tracce di una discesa interiore, di una rovina verso gli inferi, che scaturisce da ascese esteriori. Tutto ciò che chiamiamo progresso serve spesso a mascherare la perdita di terreno sotto i piedi della nostra anima; Sartana continua ad arrampicarsi aggrappandosi a tutti quelli che trova intorno per dimenticare che, perso il contatto con la terra, perdiamo anche la capacità di spiccare il volo”.

Biglietteria del Teatro Palamostre di Udine (piazzale Paolo Diacono) aperta dal martedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30. Info: biglietteria@cssudine.it t.0432 506925 o 0432 504765 www.cssudine.it. Prevendite online anche sul circuito www.vivaticket.it

Teatro Contatto 35, è realizzata con il sostegno di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine e la partecipazione di Fondazione Friuli, con il sostegno di Amga Energia & Servizi società del Gruppo Hera Comm e Banca di Udine.

Chi è Natalino Balasso:

Attore, comico e autore di teatro, cinema, libri e televisione, debutta nel 1990 in teatro, nel1998 in televisione, nel 2007 al cinema e pubblica libri dal 1993. Scrive e rappresenta numerosi spettacoli tra cui la commedia Dammi il tuo cuore, mi serve (2003) i monologhi Ercole in Polesine (2004), La tosa e lo storione (2007), L’Idiota di Galilea (2011), Stand Up Balasso (2011), Velodimaya (2014) e insieme a una giovane compagnia rappresenta Fog Theatre (2009) un colossal teatrale di dieci spettacoli da lui scritti. Nel 2015 scrive e interpreta la prima commedia di una trilogia dal titolo La Cativìssima -Epopea di Toni Sartana prodotta dal Teatro Stabile Veneto/Teatro Nazionale.  Interpreta spettacoli per la regia di Gabriele Vacis, Libera Nos (2005), Viaggiatori di pianura-tre storie d’acqua (2008), Rusteghi –i nemici della civiltà (2011) e nel 2016 il testo teatrale di Alessandro Baricco “Smith & Wesson”. Per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo La bisbetica domata (2009). Con Jurij Ferrini interpreta Aspettando Godot (2012) per la regia dello stesso Ferrini. Recita nella commedia tratta dal film di Pietro Germi Signore & Signori (2013) per la regia di Piergiorgio Piccoli.  Pubblica una raccolta di racconti: Operazione buco nell’acqua (Sperling & Kupfer 1993) e  tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa (Mondadori 2004), Livello di guardia (Mondadori 2007), Il figlio rubato (Kellermann 2010). Nel 2012 pubblica Dio c’è ma non esiste (Editori Riuniti 2012). Nel 2013 pubblica Il libro del Scritore  (Edizione Fondazione Pordenonelegge.it).  Al cinema lavora con Gianni Zanasi Non pensarci, con Carlo Mazzacurati La giusta distanza, La Passione e La sedia della felicità, con Massimo Venier Generazione mille euro, con Federico Rizzo Fuga dal call center. 

 

Per la televisione recita nella fiction Padri e Figli  (G.Zanasi e G.Albano – Canale 5), nel film Il segreto dell’acqua (R.De Maria – Rai 1) e nella serie tv 1992 (G.Gagliardi – Produzione Sky in contemporanea in tutta europa).  Il canale di RAI 5 trasmette gli spettacoli Fog Theatre (novembre 2012), Dammi il tuo cuore, mi serve (giugno 2012), Ercole in Polesine (febbraio 2011). 

E’ autore e interprete di apprezzati video comici di analisi sociale pubblicati sul canale “Telebalasso” di youtube con oltre quindici milioni di spettatori, senza nessuna forma di sostegno televisivo o radiofonico sono il risultato di un linguaggio, quel linguaggio è stato ritenuto da molti un linguaggio nuovo, una forma di comprensione del presente che può diventare strumento. Ha collaborato con il Fatto Quotidiano.it