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FIGLI DI UN DIO MINORE l'emozionante spettacolo teatrale concepito per un pubblico di udenti e non udenti

"La sordità non è il contrario dell’udito. È un silenzio pieno di suoni". La lingua dei segni è il veicolo o la barriera sulla quale si incontrano due mondi, in cui universi comunicativi separati si incontrano. Quello dei suoni e quello dei silenzi. Figli di un dio minore è una commedia emozionante, una storia d’amore che, dopo aver commosso e toccato il cuore di numerose platee italiane, approda domenica 19 marzo ore 21 al Teatro Pasolini di Cervignano, per la stagione di prosa curata dal CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con la partecipazione della Fondazione Friuli. Non era mai stato ancora messo in scena in Italia il testo teatrale di Mark Medoff, Figli di un dio minore reso celebre nel 1986, sul grande schermo, dalla coppia interpretata da William Hurt e dall’attrice sordomuta Marlene Matlin che per la sua interpretazione vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista e il Golden Globe. Ci ha pensato ora il regista Marco Mattolini per la compagnia a.Artisti Associati - produttrice dello spettacolo insieme a OTI Officine del Teatro Italiano- a regalare ai palcoscenici del lungo tour italiano- grazie alla traduzione italiana del testo di Medoff di Lorenzo Gioielli - la storia d’amore fra Sara, ragazza non udente interpretata da Rita Mazza, e il suo logopedista, il professor James, l’intenso Giorgio Lupano. Ad affiancare i protagonisti in scena un giovane cast di attori con Cristina Fondi, Francesco Magali, Gianluca Teneggi e Deborah Donadio. Figli di un dio minore, travalica lo specifico della distanza fra i mondi degli udenti e dei non udenti ponendo l’attenzione con delicatezza e poesia su una minoranza invisibile, per diventare emblema del confronto fra le tante solitudini legate alle diverse appartenenze sociali e culturali.  «A chi mi chiede perché sia riuscito solo oggi a realizzare il progetto – racconta il regista Mattolini – nonostante il successo del film, rispondo che molto è dipeso dal fatto che dei due protagonisti la ragazza deve essere sorda, condizione indispensabile imposta dall’autore, e l’uomo deve conoscere la lingua dei segni. Quando ho proposto il testo a Giorgio Lupano, attore di solida formazione che si è fatto esperienza e nome attraverso la gavetta teatrale e alcune fortunate fiction televisive, non mi è sembrato vero di sentire il suo sì entusiasta».

L’allestimento di Figli di un dio minore ha preso il via da un laboratorio dedicato a giovani interpreti, sordi o con l’udito parzialmente danneggiato, attori udenti e ad esperti della lingua dei segni e delle tematiche delle diverse abilità.

La Stagione del Teatro Pasolini è ideata e promossa dall’Associazione Culturale Teatro Pasolini e realizzata con il sostegno di Comune di Cervignano del Friuli, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la partecipazione della Fondazione Friuli.

Informazioni e prevendite: Cervignano Teatro Pasolini, piazza Indipendenza 34, martedì, mercoledì, venerdì ore 16 – 18 / giovedì e sabato ore 10 – 12 . Ufficio abbonamenti: tel. 0431 370273, biglietteria@teatropasolini.it / info@teatropasolini.it www.teatropasolini.it.